..quel lontano giugno duemilatre..

 

..e forse per una strana coincidenza anche quest’anno il nove giugno sarà lunedì..

quello stesso lunedì di tantissimi giorni fa in cui,per caso,ho trovato i tuoi occhi..

e per una strana ironia oggi non li incrocerò più…

per invalicabili oceani e continenti troppo grandi da superare..

ed è come dicevi tu..quando passeggiando per roma mi spiegavi che le vite di due persone a volte seguono sentieri paralleli,a volte si intersecano,ed è come se camminassero per mano,poi però ci sono momenti che sono come bivi..

e allora quelle strade prendono direzioni diverse..

e la volontà di tenersi stretti cede il passo quando il destino ti dice che quello non è più il tuo posto..

..e così oggi mi ritrovo qui con i pensieri che ancora una volta corrono a te,alle tue Ande,e chissà..

chissà cosa darei per un altro dei nostri pomeriggi..

per sentire da te di questi grandi progetti che ogni giorno porti avanti..

e sono i momenti come questo che mi fanno sentire un’improvvisa malinconia nel sapere che quella "magia" è finita davvero,senza ritorno..

poi però l’occhio inspiegabilmente cade sulla tua candela "per caso",lì in prima fila,regalo di quel compleanno in cui per la prima volta c’eri anche tu..

e d’un tratto è come essere ancora nella tua vecchia camera a decidere cosa ne sarebbe stato di quel tavolino,di quegli oggetti,ad inscatolare libri su libri…

con il terrore di perderti negli occhi..

ma per anni ci sei stato..

in un’altra camera,un’altra casa..

tanti discorsi,sorrisi e silenzi..

e non sai le volte in cui chiudo gli occhi e mi sforzo di non dimenticare il tuo sguardo e quei flash..

..come se una magia si potesse dimenticare…

 

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..se per errore chiudo gli occhi e penso a te..

 

 

..forse la polvere..

forse accarezzare i contorni di quella candela così speciale e sentire che poteva essere il tuo viso sotto le mie dita..

come tanti mesi fa..

eppure non spiego queste lacrime se non con la nostalgia di te..

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..quasi per caso..

Un’ora a casa prima di uscire di nuovo. I pensieri si affollano.. l’aperitivo davvero piacevole e da ripetere senz’altro,si anche con appuntamento mensile,perché no?..una festa tra poco,l’armadio aperto e il panico sul “cosa mettersi” e so che queste righe mi faranno fare tardi..ma poi un sms è provvidenziale “Giù ovviamente facciamo tardi”…
..ieri una cena tanto inaspettata quanto piacevole,a partire dal parcheggio impossibile,passando per la birra portata via,le scoperte dolciarie e finendo alla multa. Eh si,il libro. Galeotto fu quel libro ed una battuta messa lì per caso.. ricordi di sorrisi e la sensazione di esser stati bene..
..una canzone suona nella mia testa da quando l’ho ascoltata per radio giorni fa..cuori che rimbalzano,telefonate surreali ed amori improbabili..
Giornate di studio che fanno rivivere pomeriggi erasmus e ritrovarti a pranzo a casa mia regala una sensazione di benessere perché dopo 3 anni ci sei ancora.. il piccolo romano che studia diritto.
“mi sono disperatamente perso”.. questa volta non è vero..è come scoprire nuovi desideri e guardarmi dentro e leggerci ciò che non osavo.. si forse mi sta proprio bene così e diversamente sarebbe come farmi mancare l’aria.. ed è un po’ come sentire di nuovo il cuore leggero.
 
..il tuo telefono sempre spento,le ultime speranze iniziano a svanire..e passare in alcuni posti un po’ mi intristisce,davvero l’ultima volta doveva essere così inconsapevole?
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..someway..

"I can see the first leaf falling
It’s all yellow and nice
It’s so very cold outside
Like the way I’m feeling inside
Outside it’s now raining
And tears are falling from my eyes
Why did it have to happen
Why did it all have to end
I have your arms around me
But when I open my eyes
You’re gone…
It’s not a big big thing if you leave me
But I do feel that I do will miss you much "
 
Emilia
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..12mesi, 365giorni fa..

 
"Forse non torno,sai? Una ONG mi vuole,vedremo"
..ed è stato un attimo,ma per quell’attimo si è fermato tutto..e adesso devo fare un respiro profondo per non avere gli occhi lucidi,per non attaccarmi a quel "forse"..un anno aspettando quell’arrivo che non ci sarà..
..e allora mando giù..il rimpianto di un ultimo bacio non dato,del mio non tornare per cena,delle cose non dette e rimandate..
..e il tuo tempismo con me,il tornare e ricomparire per riprendermi per mano,come quell’ultima telefonata..pochi secondi,oltre l’oceano,attraverso due continenti..una candela,una scatola ed una cartolina..qualche messaggio,pochi in confronto ai tanti..rimpiangerò anche l’averli persi..i ricordi conservati nel cuore,cercando di chiudere gli occhi per non dimenticare..i tuoi occhi,le tue parole,ogni dettaglio di te e del tuo mondo,quel tatuaggio..un libro che mi riporterà sempre a quel giorno in cui il destino mi ha voluto regalare te..e quegli istanti preziosi di un Piccolo Principe lontano un Oceano..
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..IO..

SONO UN ANIMALE DI TERRA: koala
SONO UN ANIMALE D’ACQUA: delfino
SONO UN ANIMALE D’ARIA: farfalla
SONO UNA PIANTA: margherita
SONO UN GIORNO: giovedì
SONO UNA PIETRA: cristallo di rocca
SONO UN EVENTO ATMOSFERICO: arcobaleno
SONO UN ELEMENTO: aria
SONO UN’ARMA: una spada
SONO UN PREZIOSO: acqua marina
SONO UN PIANETA: giove
SONO UN LIBRO: Novecento (Baricco)
SONO UN FILM: The million dollar hotel
SONO UNA DROGA: cocaina
SONO UN CIBO: supplì
SONO UN OBIETTIVO: trovare un equilibrio
SONO UN SOGNO: essere serena
SONO UNA CANZONE: The Koln Concert, Keith Jarrett
SONO UNA MAGIA: trasformo zucche in carrozze,     
sogni in realtà
SONO UN MANGA:
SONO UN VESTITO: ..da sera elegantissimo..
SONO UN COLORE: rosso
SONO UN SENTIMENTO: l’amore
SONO UNA PAURA: la solitudine
SONO UN ANIMALE MITOLOGICO: una ninfa
SONO UN MATERIALE: oro
SONO UNA PAROLA:  intelligenza
SONO UN NUMERO: 11
SONO UNA CITTA’: New York
SONO UN PAESE: Argentina
SONO UN HARDWARE: una stampante
SONO UN GIOCO PER PC: ..
SONO UN GIOCO PER PS2: non gioco a PS
SONO UN MOSTRO: L’uomo nero
SONO UN PENSIERO INSISTENTE: perchè?
SONO UN OGGETTO DI ARREDAMENTO: una candela
SONO UN’ABITAZIONE: un loft                                                                           
SONO UN OGGETTO MAGICO: una bacchetta magica
SONO UN ODORE: il profumo del bagnoschiuma
SONO UN’IMMAGINE: una foto con gli amici                        SONO UN SOFTWARE: emule                                            SONO UNO STRUMENTO MUSICALE:pianoforte
SONO UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE: dirsi addio                                                                                SONO UN OGGETTO INUTILE: un soprammobile
SONO UN PERSONAGGIO DELLA TV: Fiorello
SONO UN TELEFILM: Ally McBeal
SONO UNA POZIONE:per tornare indietro nel tempo
SONO UN PECCATO: la lussuria
SONO UN ACCESSORIO: una borsa
SONO UN GIOIELLO: una collana 
SONO UN MOMENTO: un bacio                                          SONO UNO SPORT: equitazione
SONO UNA MATERIA SCOLASTICA: storia
SONO UNA CLASSE: 4 anno di liceo
SONO UN CARTONE ANIMATO: ceneretola
SONO UNA LETTERA: S
SONO UN MESE: aprile
SONO UN FRUTTO: ciliegia                                                SONO UN GELATO: nocciola                                              SONO UNA FESTA: san Lorenzo
SONO UNA NAZIONE: l’Inghilterra                                              
SONO UNA LINGUA: francese
SONO UN PERSONAGGIO DELLE FIABE: fata turchina
SONO UNO DEI SETTE NANI: pisolo
SONO UN PUNTO CARDINALE: sud-ovest
SONO UN DOLCE: profiterol                                              SONO UNA PARTE DEL CORPO: gli occhi
SONO UN NOME: Giulia                                                     SONO UNA STANZA: il bagno
SONO UN PREGIO: sincerità
SONO UN DIFETTO: insicurezza
SONO UN SIMBOLO: un punto interrogativo
SONO UN DIO: Mercurio
SONO UNA BUGIA: non ho niente                                      SONO UNA SCUSA: non posso uscire…
SONO UNA TORTURA: il terzo grado
SONO UN BACIO: il bacio di Amore e Psiche

 

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– Buon cammino, ovunque tu vada –

 

Perché l’amore mi si offrì e io mi ritrassi al suo inganno;

il dolore bussò alla mia porta, e io ne ebbi paura;

l’ambizione mi chiamò ma io temetti gli imprevisti.
Ma avevo fame di un significato della vita.
E adesso so che bisogna alzare le vele
e prendere i venti del destino,
dovunque spingano la barca.
Dare un senso alla vita può condurre a follia
ma una vita senza senso è una tortura
dell’inquietudine e del vano desiderio
è una barca che anela al mare eppure lo teme.
 
                                                  Edgar Lee Masters – Antologia di Spoon River
 
 
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..dalla pace del mare lontano..

 
Voglia di stringersi e poi
vino bianco, fiori e vecchie canzoni
e si rideva di noi
che imbroglio era
maledetta primavera
 
..e poi due giorni a pensare ad una settimana intensa..ad un’improbabile colonna sonora di 7 gg vissuti 24h su 24,tirando un respiro/sospiro solo una volta saliti in macchina per chiudere tutto nel cassetto dei ricordi.
Pensieri,sorrisi,sguardi,parole,discorsi,perplessità,dubbi,critiche,malcontento,felicità,follia,
malinconia.. e alla fine solo noi, gli SCAPPATI DI CASA..
 
Che resta di un sogno erotico se
al mattino è diventato un poeta
se a mani vuote di te
non so più fare
come se non fosse amore
se per errore
chiudo gli occhi e penso a te
 
Che resta di 120 mani che si stringono e tornano indietro così..unite non solo idealmente.
Cosa resta di un’ultima cena insieme,quando gli sbandati danno il meglio di loro.. di una sera,notte inoltrata,seduti per terra in un bosco a cantare finchè la voce non va via..
 
Se
per innamorarmi ancora
tornerai
maledetta primavera
che imbroglio se
per innamorarmi basta un’ora
che fretta c’era
maledetta primavera
che fretta c’era
se fa male solo a me

 

..che imbroglio se per affezionarsi basta un giorno,una settimana,un’ora..e la voglia di rivedersi e sentirsi..che fretta c’era che finisse proprio nel momento in cui iniziava a funzionare davvero..

Che resta dentro di me
di carezze che non toccano il cuore
stelle una sola ce n’è
che mi può dare
la misura di un amore
se per errore
chiudi gli occhi e pensi a me

..se per errore rispondi alla mia mail, "mia dolcissima..sarà bello rincontrarsi..ricordo sempre con molto piacere,che bel flash..a presto piccola"..e quelle parole ora a memoria,nell’impazienza di leggerne ancora..di sentire ancora da te..nella possibilità che tutto questo possa avere un senso..chissà,forse..un giorno.. Perchè ogni tua parola,racconto,domanda,espressione,risposta..è tutta lì la tua magia,è la tua qualità di cuore..la stessa che ha sedotto quel lontano giugno di tanti anni fa.

 

Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l’aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace…
Liberi com’eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
come Mastroianni anni fa,
come la voce guida la pubblicità
ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza calpestare il cuore,
ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi
come sulle aiuole.
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini
per scivolare meglio sopra l’odio,
Torre di controllo aiuto,
sto finendo l’aria dentro al serbatoio…
Potrei ma non voglio fidarmi di te
io non ti conosco e in fondo non c’e’
in quello che dici qualcosa che pensi

sei solo la copia di mille riassunti
Leggera leggera si bagna la fiamma,
rimane la cera e non ci sei più…
Vuoti di memoria, non c’e’ posto
per tenere insieme tutte le puntate di una storia,
piccolissimo particolare,
ti ho perduto senza cattiveria…
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l’aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace…
Libero com’ero stato ieri,
ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi,
adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori…

come Mastroianni anni fa,
sono una nuvola, fra poco pioverà
e non c’e’ niente che mi sposta
o vento che mi sposterà…

 

 

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..Lei e Lui..

 
Lei
in quel bar
c’era stata una volta soltanto
ci tornò per un vago rimpianto
illogico slancio
venuto così
 
Lui
era là
che beveva il suo secondo espresso
forse il primo non ebbe successo
o voleva un pretesto per starsene lì
 
Lei
avanzò
e gli venne a passare vicino
poi percorse a ritroso il cammino
e stavolta il profumo
quell’uomo colpì
 
Lui
la guardò
ma dovette guardarla di nuovo
e pensò "io da qui non mi muovo
magari,se provo,
si siederà qui"
 
Era stata questione di un attimo
di dettagli che in genere sfuggono
di uno sguardo incrociato una volta
che quando ritorna
è già molto di più
 
Lei
fece "No"
ma sembrava pensare l’opposto
così volle ripetere il gesto
e fu proprio per questo
che l’uomo insistè
 
Lui
si stupì
del suo stesso improvviso coraggio
e decise di fare di peggio
le scrisse su un foglio
"Rimani con me"
 
Lei
rise un pò
e poi rise di più e con più gusto
"Non ci fu mai momento più giusto
e più dolce di questo"
pensava fra sè
 
Lui
la baciò
ma il secondo fu il bacio più bello
perchè lei gli diceva con quello
"Ti amo, e non voglio
sapere perchè"
 
Era stata questione di un attimo
di dettagli che in genere fregano
di una musica intesa una volta
che chi la riascolta
non scorderà più
 
Lei
lo abbracciò
e poi ancora lo strinse più forte
finchè lui mise il mondo da parte
riaprendo le porte
che il tempo sbarrò
 
Lui
la portò
a dividere il suo stesso tetto
e le disse "E’ tanto che aspetto
stavolta scommetto
che non sbaglierò"
 
Poi
la spogliò
e si amarono senza paura
ma fu quando lo fecero ancora che lui disse: "Cara
ti sposerò"
 
Lei
disse "Si"
con il fiato che aveva nel petto
e fu questo il secondo "si" detto
riassunto perfetto di come iniziò
 
Era stata questione di un attimo
di dettagli che in genere stridono
 
– Daniele Silvestri –
 
 
..ed è stato quello l’attimo in cui tra i libri le tue parole hanno iniziato ad essere magia..sogni,racconti,pensieri e poesia..
 
..quello l’istante in cui quegli occhi verdi hanno penetrato quel muro,in cui il tuo accento,le tue risate mi hanno fatto compagnia per quei mesi..ed è stato l’attimo in cui quella sera le tue mani hanno stretto le mie riscaldandosi sotto quella coperta..
 
..l’attimo in cui mi sono voltata ed ho visto quel viso..già visto..per poi scoprire che si..ti conoscevo già…e trovarti in un bar e condividere un caffè..
 
..perchè mi chiederò sempre
se il trovarsi ed incontrarsi sia un caso,il destino
..o se siamo davvero solo noi a scrivere ogni parola della nostra storia.. 
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..tra un seminario,una lezione ed un aperitivo..

 
..ed eccoci qui..
..vita universitaria ricominciata a pieno regime.. già sommersa da miliardi di fotocopie,file di ore in copisteria..
..ma non pesano gli orari sconclusionati,gli assistenti bellocci di commerciale con le manie di grandezza..[ – Giù solo a te non piace..tuttE le mie amiche gli muoiono dietro – io: ti prego Piccolo..quel capello da pariolo sfigato troppo cresciuto non si può vedere..però è simpatico!],le lezioni di fallimentare iper noiose da seguire perchè un corso di commerciale che finisce alle 8 di sera è cosa buona e giusta secondo il prof.. le alzatacce per arrivare a lezione sognando ancora il cuscino e un thermos di caffè intero..il parcheggio che già alle 8 di mattina scarseggia..e mi chiedo se la gente ci dorma in facoltà?!
..però poi succede che un corso nonostante l’orario scomodissimo si riveli solo un piacere..si ok,la materia è interessantissima..ma soprattutto c’è Ali! e allora va a finire che ti ritrovi un venerdi sera dopo la lezione per un aperitivo con lei..i mille racconti,tornano i caffè insieme e con una naturalezza incredibile torna anche la stessa complicità dell’erasmus..tanto che oggi quando sei scesa dalla macchina quasi non mi scendeva una lacrima perchè ero contenta..
..e poi..poi ci sono i seminari con Cla e Fede..da quanto non mi divertivo così?! [-non scrivete- ripetuto allo sfinimento..e noi: insomma se non dobbiamo scrivere niente..ce ne possiamo andare?]
..e poi i caffè con il Piccolo..che studiando al "solarium" va a finire che si è abbronzato..lui e le sue storie folli..
..studiare su in biblioteca ed incontrare Dario,Enimol e Stanz..altro che studio..si finisce in cazzeggio…banale direi..
..e poi,poi..poi però che accade? ad un corso conosci una ragazza erasmus mezza polacca e mezza ecuadoriana..e lasciando da parte le nostalgie made in erasmus..quando senti la parola "ecuador" per quell’istante infinitesimale il cuore si ferma un momento..
 
..tu che sei lì in quel paesino quasi sperduto sulle Ande..tu che sei lì da mesi ormai..lontano kilometri,un oceano,un continente..inseguendo il tuo "sogno"..e realizzandolo..stai facendo qualcosa di grande..ma..ma questo non mi impedisce di intristirmi quando il tuo cellulare continua ad essere spento..chissà perchè spero sempre sia arrivato il momento di quella famosa pausa e che tu abbia deciso di trascorrerla in Italia..ma in fondo già da quando me l’avevi detto dentro di me sapevo saresti rimasto lì..e chissà se tornerai..se torneranno quei racconti,quegli occhi..quelle richieste di thè&cene così impulsive..e Gino palla di pelo..e quel tuo esserci sempre quando più avrei voluto tu ci fossi..non voglio il ricordo di quel Piccolo Principe si perda nella memoria e diventi un ricordo sbiadito..
 
 
..giorni di sole,di cielo azzurro e di prati verdi..di Max che suona in macchina,di sorrisi e amici ritrovati..giorni nostalgici..nostalgia di quegli occhi verdi che capiscono e sorridono,di chiacchierate in una living room ormai lontana,di una flatmate diventata un’Amica,di una "vita" che non si rincorre,ma muta..in divenire come i pensieri e le emozioni che corrono veloci prima di riuscire a definirli.
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